Lo scopo principale della diagnosi energetica industriale è l’efficientamento energetico dell’intero sistema (producendo lo stesso quantitativo di prodotto ma utilizzando meno energia), in modo da ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera e per programmare una serie di miglioramenti che possono riguardare sia il sistema edificio-impianto che gli stessi processi produttivi che vengono svolti all’interno dell’azienda.
Durante la fase di ispezione vengono raccolti i dati che poi sono analizzati per costruire il modello energetico. Il modello energetico è una rappresentazione schematica della distribuzione dei flussi energetici, dei consumi e delle loro determinanti ed è il primo risultato tangibile di una relazione di diagnosi energetica.
Le informazioni sintetizzate nel modello energetico consentono di individuare ed isolare i nodi (impianti, macchinari, linee, reparti) maggiormente inefficienti e/o importanti sotto il profilo energetico. Per ciascuno di questi nodi critici viene definito un progetto di miglioramento delle sue prestazioni: migliore efficienza energetica, migliore produttività.
Ogni progetto è accompagnato da uno studio di fattibilità tecnico-economica in maniera tale da poter concludere la diagnosi energetica con la lista delle attività da realizzare ordinate per priorità sulla base dei risparmi conseguibili e degli indicatori economici relativi.
I vantaggi che si possono avere a seguito di una diagnosi energetica industriale sono molteplici:
• individuazione degli sprechi e riduzione dei costi energetici ed ambientali mediante una sistematica gestione degli aspetti energetici;
• potenziamento della reputazione aziendale: le azioni preventive e volontarie volte alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti mostrano l’impegno sostenuto dall’azienda nei confronti dei propri stakeholders;
• miglioramento dell’immagine e credibilità da parte dell’organizzazione, sfruttabile per attività di Green marketing;
• approvvigionamento energetico sicuro e vantaggi contrattuali grazie alla riduzione dell’elevato consumo di energia durante le ore di picco (migliore programmazione dei consumi e approvvigionamento ottimale)
Nel DL 102/2014, all’articolo 8, “Diagnosi energetiche e sistemi di gestione dell’energia”, troviamo le seguenti specifiche per quanto riguarda le industrie:
“Le grandi imprese e le imprese energivore, sono tenute ad eseguire una diagnosi energetica nei siti produttivi localizzati sul territorio nazionale entro il 5 dicembre 2015 e successivamente ogni 4 anni, pena una sanzione amministrativa.
Tale obbligo non si applica alle grandi imprese che hanno adottato sistemi di gestione conformi EMAS e alle norme ISO 50001 o EN ISO 14001, a condizione che il sistema di gestione in questione includa un audit energetico.
Le diagnosi dovranno essere condotte da società di servizi energetici (SSE), esperti in gestione dell’energia (EGE) o auditor energetici. Decorsi 24 mesi dalla data di entrata in vigore del decreto, le diagnosi energetiche saranno eseguite solo da soggetti certificati secondo le norme UNI CEI 11352 (ESCO), UNI CEI 11339 (EGE) o da auditor energetici certificati secondo norme tecniche da elaborarsi.
La diagnosi dovrà valutare anche la fattibilità tecnica, la convenienza economica e il beneficio ambientale, derivante dall’utilizzo del calore cogenerato o dal collegamento alla rete locale di teleriscaldamento eventualmente presenti nei pressi dell’impresa.
L’Enea costituirà una banca dati delle imprese soggette a diagnosi energetica ed eseguirà controlli a campione con possibilità di verifiche in situ.”
Per ulteriori informazioni, puoi visitare anche:
- Portale ENEA Diagnosi Energetiche per le imprese
- Ministero dello Sviluppo Economico – Diagnosi Energetiche per le imprese